giovedì 22 novembre 2007

Conferenza a Rovereto

Oggi vi voglio segnalare un appuntamento molto interessante: Venerdì 23 novembre al Museo Civico di Rovereto (Tn), per la rassegna “I venerdì dell’Archeologia” si terrà la conferenza “Cosmesi e bellezza nel mondo romano”.
Per ulteriori informazioni:

Museo Civico di Rovereto
B.go S.Caterina, 41
38068 Rovereto TN
T +39 / 0464 439055
F +39 / 0464 439487

martedì 20 novembre 2007

MEGLIO NON ESAGERARE…

“La donna ricca è una peste umana.
Se può appendersi al collo due smeraldi,
Farsi gualcire le orecchie da due perlone,
Non c’è schifezza di cui non sia capace.
La sua faccia, coperta da più strati
Di crema farinosa, ripugna.
La bocca dell’infelice marito
Annaspa in sabbie mobili
Di pomate, Poppea, di odore pugno.
Ma dall’amico corrono lavate.
Essere belle in casa, perché?
Le essenze finissime si fanno
Per Relazioni Extraconiugali.
All’uopo, o filiformi Indiani,
Voi mandate i profumi che compriamo.
Ah finalmente! Uno spiraglio si è aperto,
Il primo strato è caduto: sappiamo chi è
Adesso. In seguito, lavaggio
Con latte d’asina. (Se anche la esiliassero
Al Polo Artico, avrebbe le sue asine).
E io domando se è una faccia questa
Cataplasmata di farina cotta,
Coperta e ricoperta di unguenti,
O una piaga.”

Giovenale (50-60 d.C. – 127 d.C.) – Satira VI

venerdì 16 novembre 2007

PIRAMIDE OLFATTIVA: che cos'è?!

Ok, siete state in profumeria con l’intento di cercare una nuova fragranza che vi si addica e avete sentito menzionare termini a voi sconosciuti!
Impariamo a conoscerli allora, così la prossima volta sarete al pari della consulente che troverete in negozio.
Cominciamo con la Piramide Olfattiva.

Per convenzione, si dice che una fragranza si compone di Note di Testa, Note di Cuore, Note di Fondo la cui rappresentazione grafica risulta essere, appunto, una piramide:


Nelle 3 sezioni possono essere comprese poche o molte essenze che si legano assieme attraverso legami molecolari. Per dovere di cronaca, devo dire che questa è la classificazione generale utilizzata in profumeria, ma esistono prodotti (come nella gamma Chanel) che hanno strutture olfattive diverse dalla piramide, create con lo scopo di rendere molecolarmente stabili le fragranze.
Anche in presenza di molti componenti, normalmente vengono citati solo quelli che indiscutibilmente caratterizzano la fragranza.

Note di Testa
Un forte sentore alcolico caratterizza la Testa della fragranza e le note olfattive presenti sono estremamente evanescenti (durano pochi minuti).

Note di Cuore
Qualche minuto dopo aver vaporizzato la fragranza, sentirete comparire le sue note predominanti e realmente caratterizzanti. Il Cuore del profumo ne è l’Anima vera e propria.

Note di Fondo
E’ la scia della fragranza, quella che sentirete più a lungo: le essenze presenti nel Fondo vi accompagneranno per tutta la giornata.


Ma ricordate che:

- la fragranza, nella maggior parte dei casi, varia da pelle a pelle (ad eccezione dei profumi aldeidati come Chanel N. 5). E’ pertanto d’obbligo, dopo averla sentita sulla cartina della vostra profumeria di fiducia, provarla sulla pelle! L’acidità dell’epidermide infatti, varia da persona a persona: su persone diverse quindi, possono venire enfatizzate note olfattive diverse.

lunedì 8 ottobre 2007

Nell'Antico Egitto...

Gli antichi Egizi prestavano molta attenzione alla cura della propria persona, in parte per motivi di igiene, ma anche per apparire più belli (uomini e donne indistintamente). Le numerosissime ricette giunte sino a noi, trattano unguenti medicamentosi e belletti speciali, ma il confine tra medicina e cosmesi, in questo caso, è davvero sottile: ingredienti e preparatori erano gli stessi.
Non si contano le ricette dedicate alla giovinezza della pelle (anche nell’antichità c’erano le creme anti-rughe), anti-macchia e… i deodoranti! Questi ultimi, di fondamentale importanza, usati da uomini e donne, si preparavano sia sotto forma di pasta con scorza di carruba, o di “palline” di farina d’avena profumata con resina di terebinto, o frizioni di uova di struzzo mescolati a gusci di uova bollita e resina.
Altro problema fondamentale era la perdita di capelli: esistevano una quantità infinita di rimedi per la calvizie incipiente e anche per far ricrescere i capelli ad una persona completamente pelata! E, quando non si riusciva nell’intento, si ricorreva alle parrucche, di cui in Egitto v’era una grande industria.
Uomini e donne amavano molto truccarsi gli occhi con malachite (verde chiaro) e galena (khol nero). Le donne si dipingevano le guance con ocra rossa mescolata a grasso o resine e un preparato simile doveva servire anche come rossetto.
Il corpo era cosparso di unguenti profumati che, oltre ad avere la funzione di proteggere la pelle da vento e sole, mantenevano l’epidermide elastica e morbida.
A partire dalla XVIII dinastia (405 a.C.) compaiono sulla sommità del capo dei coni di grasso profumato che, col calore, si scioglievano e impregnavano di profumo prima la parrucca – o i capelli – e poi le vesti… a noi ora potrebbe sembrare una schifezza, ma nell’Antico Egitto doveva essere considerata una vera finezza!! Personalmente, trovo incredibile come la cura della persona – non solo a livello igienico – sia trasversale ad ogni epoca. Talvolta siamo portati a pensare che solo la modernizzazione abbia portato grandi conquiste, poi ci si guarda indietro e si vede che in certi ambiti siamo fermi a 3000 anni fa…

martedì 25 settembre 2007

Curare l'aspetto o il carattere?

Ovidio, poeta romano nato nel 43 a.C. e morto il 17 d.C., ci ha lasciato molti testi interessantissimi, volti ad “educare” donne – e uomini – sull’arte amatoria e sulla cura del corpo.
Ma pone un interessante quesito: è meglio curare il proprio aspetto e apparire, o è meglio dedicarsi alla cura del proprio carattere? Bisogna leggere diversi trattati per giungere a comprendere che, infine, è certo bene curare il primo, ma è senz’altro d’obbligo coltivare vita natual durante la cura del secondo.
Nella Medicamina Faciei Feminae (Consigli cosmetici per donne) si rivolge così alle romane:
“Imparate, o donne, quali cure abbelliscano il volto, e in quale modo preservare la vostra bellezza.
…Ciò che è curato piace: si ricoprono d’oro gli alti palazzi e la nera terra è nascosta sotto uno strato di marmo. La medesima lana è tinta più volte nelle caldaie di Tiro; l’India fornisce avorio intagliato alla nostra raffinatezza.”. E rivolgendosi alle delicate fanciulle del suo tempo dice loro: “…volete coprirvi il corpo di vesti dorate, volete acconciature diverse per i vostri capelli profumati, volete mani su cui si ammirino gemme preziose; vi cingete il collo con pietre importate dall’Oriente, e tanto grandi che è un peso portarne due alle orecchie. E non è tuttavia sconveniente: abbiate cura di piacere, giacché la vostra epoca conosce uomini raffinati.”.
Quindi, se da un lato, lo troviamo ad elargire consigli pratici, dall’altro non passa inosservato il monito su quale sia la “vera” bellezza. Ecco il prezioso insegnamento: “Per prima cosa, o donne, curate il vostro carattere: se l’indole è gradevole piace anche l’aspetto. L’amore per il carattere è sicuro, la bellezza la devasteranno gli anni, e il volto un tempo attraente sarà solcato dalle rughe. Giorno verrà che vi sarà amaro guardare lo specchio, e il dolore sarà causa ulteriore di rughe. L’onestà è sufficiente e resiste a lungo nel tempo, e vi si fonda bene, per gli anni che dura, un amore.”

mercoledì 19 settembre 2007

Mi pongo un nuovo obiettivo, alto e difficile: ho pensato di associare alla piramide olfattiva delle fragranze che sceglierò (o che mi richiederete) anche un’analisi più sottile del profumo in oggetto. Vorrei analizzare con voi alcune delle note di composizione andando a scoprire che effetto hanno sul corpo e sulla psiche. Che ne dite?

Bene, allora vorrei cominciare da una fragranza uscita da qualche tempo ma attualmente sulla cresta dell’onda: Boss Femme
Se ti senti (o vorresti essere) una ragazza/donna moderna, al passo con i tempi, dinamica, luminosa e sensuale, questa è la fragranza per te. Un profumo fiorito, legnoso e muschiato che attesta una ritrovata ma nuova femminilità.

Note di Testa: Mandarino, Ribes Nero, Fresia

Note di Cuore: Lilium, Gelsomino del Madagascar, Petali di Rosa Bulgara

Note di Fondo: Note muschiate, Albicocca, Satinwood

Nelle Note di Testa troviamo il Mandarino che in generale ha un effetto armonizzante oltre che rilassante (l’avreste mai detto?). E’ una nota amata particolarmente dalle persone giovani e dalle donne incinte; calma le paure, l’irritabilità e l’insonnia. E’ d’aiuto anche per riprendersi da una malattia o da una depressione.
Della Fresia invece, quello che posso dirvi è che la sua essenza può essere riprodotta solo sinteticamente, per quanto ne so io (ma smentitemi pure se avete altre notizie). Oltre questo, sappiate che ha un effetto benefico sull’aura e favorisce l’azzardo (…lanciatevi con quel tipo che vi piace, quindi!).

Nelle Note di Cuore particolare importanza al Gelsomino, fiore dalle mille virtù! Non ci credete? Beh, sentite qua: ha un effetto positivo su tensioni interiori, paure, paranoia, questioni irrisolte. Dona fiducia e rilassa. E, udite udite, favorisce l’amore!!
E la Rosa? Non è da meno: riequilibria gli eccessi – soprattutto quelli che hanno a che fare col cuore – dona fiducia nei momenti di sofferenza, consola e apre le porte all’amore e all’amicizia in generale. Ah… ovviamente è anche afrodisiaca.

Infine, nelle Note di Fondo l’Albicocca dona un tocco di giovinezza e frizzantezza che non guasta mai!!!

Ora, non vi resta che andare a sentirlo nella vostra profumeria di fiducia!

lunedì 17 settembre 2007

Clienti...

“Senta, vorrei uno smalto per il franchising!” (intendendo dire french manicure)

“Non è che avreste un altro campioncino di deodorante in crema della Biotherm, perché sa, soffro di emorroidi. Io l’ho provato sul culetto ed è estremamente lenitivo!”

“Senta, io ho preso le capsule anticellulite della Collistar, ma non funzionano. Come mai?”
“Signora, ma come le ha usate? Le ha usate quotidianamente?”
“Certo! Ne ho prese due al giorno!”
”Ma…signora…prese in che senso?”
“Eh, le ho ingoiate con l’acqua!”

Cliente uomo a cui ho proposto un nuovo siero maschile per il viso che presenta un colore bianco lattiginoso: “Ecco! L’ho sempre detto che lo sperma fa bene alla pelle! Vedi? Dior mi ha rubato l’idea!”

domenica 16 settembre 2007

Il trucco c’è ma non si vede

Ad un corso, qualche anno fa, ho sentito un Make-up Artist che diceva ad una sua interlocutrice: “Sai perché il trucco si chiama trucco? Perché c’è ma non si vede!”. Voleva così spiegare che i trucchi calcati, esagerati, sono per lo spettacolo, per le passerelle e i giornali. Ma la donna vera, quella che vive in mezzo alla gente normale, la donna che lavora, segue la famiglia, lava i piatti e esce la sera con gli amici, ecco, lei dovrebbe avere un trucco più che mai naturale.
Personalmente mi trova d’accordo. Il trucco non deve essere esagerato: bastano pochi accorgimenti ma ben studiati. Ad esempio, un errore che fanno molte è cercare di coprire i difetti: con il make-up non bisogna coprire i difetti, bisogna sottolineare ed enfatizzare i pregi.
In fondo, non era Marziale che nei suoi Epigrammi scriveva:

“La farina di fave con cui tenti
Di celare le rughe del tuo ventre,
Polla, può darla a bere al tuo bellico,
alla mia bocca no. Un imbruttimento
Minimo dopotutto, è meglio appaia:
La copertura enormizza la piaga.”

Forse anche lui era un Make-Up Artist…

sabato 15 settembre 2007

Racconto breve. "LE RETOUR DE LA REINE: un profumo senza tempo"

Dopo successi come "Le Feu" e "Jardin Bordeaux" la famosa casa francese Le Vie en Rose lancia sul mercato "Le Retour de la Reine", una fragranza che può definirsi assolutamente unica nel panorama della profumeria mondiale.
La sua storia infatti ha dell'incredibile: qualche anno fa, in Egitto, nel sito archeologico di Tell-el-Amarna, è stato rinvenuto un frammento di papiro della XIII dinastia, in ottimo stato di conservazione, sul quale è indicata la ricetta del profumo indossato dalla regina Nefertiti, sposa del faraone eretico Akenaton.
La maison francese ha acquistato il reperto per una cifra esorbitante - che non è mai stata resa nota - e ha affidato la realizzazione di questa antica fragranza al famoso maestro naso Jaques Ribou.
Fior di Loto e Gelsomino le note di testa, Bergamotto e Neroli il cuore, Mirra e Cedro del Libano nelle note di fondo di questo preziosissimo nettare che sarà presentato in una confezione altrettanto lussuosa. Il flacone infatti - vetro satinato e cristallo di rocca - rappresenta un papiro stilizzato: un fusto alto e stretto sormontato da un ciuffo spiovente di foglie verde smeraldo.
Fermento e impaziente attesa di tutti i fortunatissimi invitati al ricevimento di presentazione che si terrà il 25 giugno al Cairo, sulle rive del Nilo, in una coreografia spettacolare: la notte illuminata a giorno da centinaia di torce e lampade alimentate con olii profumati. Verrà allestito un banchetto nel quale verranno servite le portate in uso alla corte degli antichi faraoni e il profumo arriverà su un battello - ricostruito fedelmente secondo i dettami ed i canoni egizi - scortato da splendide fanciulle abbigliate con le vesti della dea Iside e da una rinata Nefertiti.
A chi non potrà godere dell'irripetibile spettacolo, non rimane che attendere l'arrivo de "Le Retour de la Reine" nelle profumerie concessionarie del marchio e acquistare la fragranza che verrà proposta solo nel formato da 75 ml. a 125 €.